Assegnazione abusiva se la modifica della destinazione è solo formale

Le ultime risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate con le risoluzioni 99/E, 100/E e 101/E,
tutte pubblicate il 27 luglio scorso, contribuiscono a chiarire meglio il pensiero
dell’Amministrazione finanziaria sotto il profilo dell’abuso del diritto nell’ambito delle
disposizioni agevolative previste dalla L. 208/2015 in materia di assegnazione dei beni
immobili ai soci.”

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Interpello neo residenti: elementi “fattuali” rilevanti per l’accesso

Le agevolazioni tributarie per il rientro delle risorse umane in Italia hanno quale presupposto
il trasferimento della residenza in Italia da parte dei soggetti beneficiari.
Al riguardo, la circolare 17/E/2017 riepiloga brevemente le condizioni fondamentali che,
valutate congiuntamente, portano a ritenere verificato il requisito del collegamento
sostanziale con il territorio dello Stato delle persone fisiche che abbiano mantenuto all’estero
la residenza fiscale per un periodo di tempo variabile in funzione dell’agevolazione richiesta.
La circolare specifica, in particolare, come a tale fine rilevino le disposizioni valide ai fini
reddituali, di cui all’articolo 2 del Tuir, mutuate a loro volta dalla disciplina civilistica in
materia di dimora abituale e sede principale di affari ed interessi.”

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Imposta di registro nelle assegnazioni e cessioni agevolate

Nell’ambito della disciplina in tema di assegnazioni e cessioni agevolate ai soci occorre tener
conto di alcuni principi peculiari in materia di imposta di registro che attengono sia alla
determinazione della base imponibile che alla misura dell’imposta applicabile. Occorrerà,
infatti, considerare che:”

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Assegnazioni e cessioni agevolate: la scelta non è sindacabile

La fuoriuscita degli immobili dai bilanci delle società di persone o di capitali secondo le
disposizioni agevolative previste dalla L. 208/2015 può essere realizzata attraverso tre distinte
modalità:
assegnazione ai soci, con contestuale annullamento delle riserve di utili e/o di capitali
corrispondenti al valore attribuito in sede di assegnazione;
cessione ai soci;
trasformazione in società semplice, qualora la società intestataria degli immobili sia
una società immobiliare di “puro godimento”.”

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Riserve in sospensione poco “disponibili” nell’assegnazione agevolata

La riapertura dei termini per le agevolazioni contenute nella legge di Bilancio 2017 in
relazione alle assegnazioni e cessioni dei beni, trasformazioni in società semplici ed
estromissioni dei beni da parte degli imprenditori individuali, offre nuove opportunità per
estromettere, a condizioni particolarmente vantaggiose, alcuni cespiti presenti nei bilanci delle
imprese, la cui iscrizione potrebbe oggi non risultare più così “pertinente” o conveniente.”

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R & S: interpello qualificatorio per i dubbi di natura tecnica

La legge di Bilancio 2017 ha apportato alcune importanti modifiche alla disciplina del credito
d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo di cui all’articolo 3 del D.L. 145/2013.
Nel dettaglio, le novità in materia sono le seguenti:
il credito d’imposta sarà pari al 50% con riferimento a tutte le spese per il personale
impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, senza quindi più alcuna distinzione in
base alla qualifica;”

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Tassazione delle riserve in sospensione decisiva nelle assegnazioni

I chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate con la circolare n.26/E/2016 hanno consentito di quantificare con un “discreto” margine di fiducia gli oneri tributari connessi all’operazione di assegnazione agevolata dei beni immobili, consentendo ai soggetti interessati di stimare i relativi effetti. Un margine di fiducia, purtroppo, solo “discreto” perché a pochi mesi dalla scadenza del termine previsto per l’assegnazione dei beni mancherebbero all’appello importanti precisazioni sul trattamento tributario delle riserve in sospensione d’imposta da annullare come contropartita contabile dell’assegnazione.”

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